sabato 1 settembre 2007

Che bella (ed economica) la Casetta in Romà!

Foto di "Casa de Pasta"


Ieri sera all 20 ho acceso la TV e mi son sintonizzato su RAI UNO per la visione del telegiornale di rete. Cominciano i titoli principali e cosa si vede comparire quasi all'inizio? "Case di lusso ai soliti noti: case da sogno sottocosto. Polemica sui privilegi di Vip e Politici. Case popolari a prezzi stracciati. E c'è anche chi subaffitta"... E te pareva!? Aspetto con ansia il servizio che quando arriva mi lascia perplesso solo in parte. Il settimanale "L'Espresso" ha sviluppato un'indagine su come i nostri beneamati politici riescano a trovar casa/case facilmente, pagandole poi una miseria rispetto al reale valore di mercato. I nomi dei furbetti, tanto per cambiare, sono sempre i soliti: Casini (UDC), Baccini (UDC), Veltroni (prossimo segretario nazionale del PD), Cossiga (Presidente "emerito de sta ceppa" della Repubblica e Senatore a Vita), Violante (DS), Marini (Presidente del Senato) e chi poteva mancare se non LUI?.. Il maf...o che oggi è a capo del Ministero di Grazia e Giustizia chiamato Mastella con più di 5 appartamenti dislocati in tutta la Capitale per sistemare tutta la famiglia. E poi non mi si venga a dire che una persona dai valori familiari così profondi come il Ministro non doveva partecipare al Family day!!
Ormai non ci si deve stupire più di nulla in sto Paese! Nemmeno del fatto che neanche uno straccio di giornale in Internet tratti del tema, a parte chi ha fatto l'indagine ovviamente. Non voglio dilungarmi sui commenti e sulle cifre (cosa importantissima) e rimando tutti a leggere gli articoli per farvi un'idea.. Quando ve la sarete fatta, io sarò qui ad aspettarvi per gioire in compagnia, ballare e cantare assieme la canzone "Casetta in Romà":

"Quando Mastellin vedete solo per la città
forse voi penserete dove girando va.
Solo, senza una meta. Solo... ma c'è un perché:

Aveva una casetta piccolina in Romà
con indulti, conflitti d'interessi e tanti inciuci di lillà,
e tutti gli elettori che passavano di là
dicevano: "Che bella la casetta in Romà"!

Ma un giorno, per dispetto, L'Espresso l'incendiò
e a piedi poveretto senza attico lui restò.
"Allora cosa fece?" - Voi tutti chiederete.
Ma questa è la sorpresa che in segreto vi dirò:

Lui rubò un'altra casa piccolina in Romà
ancora con indulti, conflitti d'interessi e tanti inciuci di lillà,
e tutte le elettrici che passavano di là
dicevano: "Che bella la casetta di Mastellà"!

E tante e tante case lui rifece ma, però,
quel tale L'Espresso tutte quante le sgamò..
Allora cosa fece?
Voi tutti lo sapete!

Lui rubò un'altra casa circondariale in Romà
con indulti, conflitti d'interessi e tanti inciuci di lillà,
e tutti i cittadini che passavano di là
dicevano: "Che due coglioni sto Mastellà"! "

P.S.: Qui trovate il testo originale di Gino Latilla della canzone "Casetta in Canadà"



1 commento:

Miss ha detto...

Quella volta dovevamo nascere politici ...