Foto di Wikipedia
Entro il mese di settembre il Ministro delle Comunicazioni Gentiloni preparerà il bando per assegnare le frequenze per una delle più grandi tecnologie oggi esistenti, ossia il WI-MAX (acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Access). Questa tecnologia, che esiste da tempo non solo negli USA ma anche in tutta Europa a parte l'Italia, consente di accedere a Internet a banda larga senza fili, cioè con il cosiddetto sistema wireless.. La "banda larga" è vera e non fasulla come la si vuol far passare oggi in Italia con il nome di Adsl. La tecnologia Wimax permette agli utenti, infatti, di collegarsi a Internet con una velocità che arriva ai 70 Mb/sec in download contro i massimo 40 Mb offerti oggi solo nelle grandi città ad esempio da Fastweb ( ma l'adsl media usufruita in Italia sta tra i 2Mb e i 12Mb, non di più). Il sistema "wireless" permette il collegamento nel raggio di parecchi chilometri ( un'antenna copre in pianura 50 Km di raggio, per cui ne basterebbero 2 per cablare tutta Padova e provincia) evitando i costi di scavo legati alla posa dei cavi o fibre ottiche.
Bene, questo spettacolo tecnologico in Italia è già destinato a morire prima ancora di nascere. Questo perché all'asta parteciperanno una decina di società di Telecomunicazioni che vedono nel Wimax solamente un'ulteriore occasione di massimizzazione del profitto, senza tener conto, invece, che la priorità nel nostro Paese dovrebbe essere quella di abbattere il digital divide (divario digitale rispetto a moltissimi altri Stati) che ancor'oggi ci attanaglia. Esiste da mesi in Internet ( forse perché noi italiani sappiamo già mesi prima come vanno a finire le cose) la possibilità di firmare una petizione per il Wimax LIBERO: libero nell'uso da parte di tutti i cittadini, libero dai fini di lucro, libero da costi opprimenti che qualsiasi Società di Telecomunicazioni farebbe pagare, libero nel senso di PUBBLICO cioè NOSTRO.. Ebbene questa petizione, che ad oggi vede 116.446 sottoscrittori, è stata valutata positivamente sia dal Ministro Gentiloni che dal Presidente dell'Autority sulle Comunicazioni Calabrò. Ma sta di fatto che il primo si sta accingendo a preparare un bando ad hoc per Telecom e simili e il secondo ha praticamente fatto la stessa cosa emanando il regolamento per l'assegnazione delle frequenze che prevede un sistema di rilanci multipli su base pluriregionale con possibilità di ottenere licenze fino al livello nazionale. In sostanza, chi ha i soldi ( vedi Telecom e pochi altri) può vincere e qualcosa mi dice che vincerà, chi non li ha sta a guardare gli altri che si contendono l'asta.
Se tutto va come NON DOVREBBE andare, Telecom renderà disponibile il Wimax solo dove avrà la certezza di ottenerne dei ricavi e non in tutto il Paese come sarebbe necessario. Di fatto questa tecnologia diventerà una seconda Adsl, la quale ancora ai giorni nostri non è presente in molte cittadine italiane ( qui vicino a Brogliano se ne ha un esempio) per un totale di circa 7 MILIONI di cittadini e 350 MILA aziende non possibilitati all'accesso ad Internet veloce.
L'ennesima "italianata", dunque, è dietro l'angolo e l'unica speranza (futile) che si ha è quella di affidarsi alla Comunità Europea che sembra stia spingendo per favorire un'intervento pubblico integrativo nell'acquisto delle frequenze per rendere la banda larga un vero e proprio servizio "universale". Aiutiamo questa speranza firmando tutti la petizione e magari scrivendo al Ministro per ricordargli quale dovrebbe essere il suo dovere nei confronti del popolo italiano.
P.S: Meno 4 giorni al V-Day!! Guardate le novità anche per i padovani!.. E le novità nel Mondo! ISCRIVETEVI!!
martedì 4 settembre 2007
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2 commenti:
GRAVE ...
ecco lo sapevo ...
noi italiani ...
facciamo tutto per i soldi e il resto chi se ne frega..
e non ci rendiamo conto che più facciamo cosi più restiamo indietro
meno soldi facciamo
BUUUUHH mivergogno di essere italiana certe volte
Sì Miss sono d'accordo! Non ci si rende conto come in Internet ci sia la conoscenza e se una persona italiana (o una ditta italiana) arriva dopo di un tedesco, un'inglese etc.. si è tagliati fuori, poco da fare. Il Wi- Max in Italia sarà solo un passo in avanti ma non quella rivoluzione tecnologica che nel nostro Paese sarebbe necessaria! Purtroppo..
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