sabato 14 febbraio 2009

Internet libero in Stato libero!

Molto spesso parlando di politica ci concentriamo sui grossi partiti e su quello che ormai ne è restato di questi ultimi. L'Italia però non è mai banale nella sua classe dirigente, anche nei partiti meno votati, ed è in grado di vomitare sempre nuove figure allarmanti. Mi riferisco all'UDC e a questo Sen. D'Alia che spunta fuori dal mucchio così all'improvviso. Ormai tutti sanno che l'UDC non è il Partito di Casini, che peraltro ha in casa Caltagirone per cui non uno stinco di santo, ma è il Partito di Cuffaro Salvatore, ex Presidente della Regione Sicilia e condannato in primo grado a 5 anni di reclusione per favoreggiamento semplice a Cosa Nostra più interdizione perpetua dai pubblici uffici nel processo delle "talpe" alla Dda di Palermo, è pure il Partito di Cesa Lorenzo: latitante per 2 giorni nel 1993 e poi consegnatosi spontaneamente ai magistrati per scontare un periodo d'incarcerazione e condannato in primo grado nel 2001 a 3 anni e 3 mesi per corruzione aggravata, sentenza poi annullata in secondo grado non perché il fatto non sussisteva ma perché il Tribunale dei Ministri non poteva sostenere il ruolo accusatorio e doveva passare la palla al Gip di Roma che dichiarava gli atti "inutilizzabili" e disponeva il "non luogo a procedere". Nel frattempo, a forza di passare la palla da un posto all'altro, il reato decadeva in Prescrizione grazie ai cambiamenti della legislazione attuati dal secondo Governo Berlusconi. Non contento, Cesa nel 2006 si ritrova nuovamente indagato dalla Procura di Catanzaro per truffa e associazione per delinquere nell'inchiesta "Poseidone" di De Magistris, poi insabbiata insieme alle altre come sappiamo dalla cronaca recente. Ci fermiamo qui? Manco per sogno! E' il Partito di Naro Giuseppe, condannato con sentenza penale passata in giudicato a 6 mesi di reclusione per abuso d'ufficio nel processo per l'acquisto con denaro pubblico di 462 ingrandimenti fotografici alla cifra (modica) di 800 milioni di lire. E' il Partito di Vito Bonsignore che per meriti ora è al Parlamento Europeo e che nel 1992 ha ricevuto in Piazza Montecitorio una mazzetta di un centinaio di milioni di lire, dentro ad una scatola di cioccolatini, da parte di Zamorani, ex amministratore delegato della Metropolis (Ferrovie dello Stato). Bonsignore, peraltro, era già stato condannato in via definitiva a 2 anni per tentata corruzione in un altro processo che riguardava l'appalto dell'ospedale di Asti. Per non farsi mancare niente, ora l'eurodeputato è indagato a Milano per l'Affare Antonveneta a causa dei suoi rapporti amichevoli con il banchiere Gianpiero Fiorani. Ecco, questo è il Partito dell'UDC! Da questo OGM è fuoriuscito D'Alia che evidentemente si sentiva poco considerato dai suoi vicini di banco al Parlamento. Il Sen. suddetto ha proposto un emendamento, già passato al Senato, ad un disegno di legge del Min. Brunetta che prevede la possibilità, da parte del Ministro dell'Interno (Maroni), di oscurare internet in Italia. Oscurare internet significa blogs, significa Youtube, significa Facebook e significa tutti quei siti che commettono istigazione a delinquere o APOLOGIA di reato o che nei commenti abbiano parole riconducibili a tale reato. Nel video che pubblico, D'Alia è spudorato e non si vergogna assolutamente di nulla di quello che dice quando incalzato dal giornalista de "l'Espresso" Gilioli. Vi invito a guardarlo ed ascoltarlo attentamente, ma nel frattempo vi faccio qualche esempio. Chiunque di voi sia lettore di questo blog e abbia a sua volta un blog che fa delle denunce sa che ci si può imbattere in Rete con persone che non la pensano nello stesso modo o che fanno apposta ad andarti contro. Se passa l'emendamento pure alla Camera accade che, se queste persone si limitano a dissentire tranquillamente è tutto ok, se invece usano parole volgari (apologia di reato magari nei confronti del web master) per dissentire dall'articolo, il blog coinvolto è punibile con la chiusura. Finché tutto ciò riguarda i blog "piccoli", che hanno un web master che può controllare tutti i commenti e cancellare eventualmente i non consoni, ce la si può pure fare a resistere e lo si fa già, ma chi ha un blog grande e non riesce a leggere tutti i commenti come fa? Le opzioni sono due: o si filtrano i commenti e allora passeranno solo quelli comodi al proprietario, chiunque esso sia, oppure nella maggior parte dei casi non si filtreranno e si assisterà all'assedio di tutti quei falchi, quei faccendieri, quei servizi deviati che si divertono ad entrare anonimamente nei blog per scrivere di tutto e di più al fine di far chiudere apposta quello spazio di libertà. Personalmente a me è capitato molte volte di entrare da Grillo, da Travaglio, da Piero Ricca, da Di Pietro, da Mastella (a suo tempo era divertentissimo) e trovare commenti poco consoni, che offendono e che istigano a delinquere ma è la libertà della Rete. E pure per Facebook e Youtube vale la stessa cosa: tutti i gruppi e i video che inneggiano alla Mafia sono da condannare, ma vogliamo oscurare un intero portale solo per degli imbecilli? E se questi imbecilli fossero mandati ad arte dentro a specifici blog o portali? Si manda la polizia ad arte in certe piazze dove ci sono ragazzi delle superiori che manifestano, vuoi che non si riesca a mandare qualche furbo dentro ai blog e ai portali? Non si potrà mai bloccare l'ignoranza e la stupidità di alcuni soggetti, ma li si può sicuramente ignorare ed emarginare usando la testa e ragionando. Invece qui ci vogliono togliere pure la possibilità di ragionare. Voglio ricordare, inoltre, al Sen. D'Alia che esiste già il reato di offesa ed il reato penale di istigazione a delinquere punibili entrambi dalla Magistratura. A cosa serve, dunque, questo emendamento? Perché lo promuove lei questo emendamento, Signor Senatore, che non sappiamo chi sia e non lo fa promuovere, ad esempio, a Casini? Vuole forse farci pensare che, a causa della sua poca fama, ha tentato di far passare sotto silenzio il provvedimento come ha fatto Ricardo Levi a suo tempo? Come mai lo promuove lei che fa parte di questo UDC ricco di persone con la fedina penale sporca? Lo fa perché così si evitano di creare gruppi in Facebook a favore di Cuffaro o Cesa (che buonanima che sarebbe) o la fa perché forse ha capito che al di fuori delle televisioni sappiamo veramente chi sono i suoi vicini di scranno e ha paura che li denunciamo liberamente nei nostri spazi in internet? Che ne dice di fare un passo indietro come l'ha fatto il mandante Levi quando è stato beccato spudoratamente dalla Rete con le mani nella marmellata? E' ancora in tempo, mi creda, sennò rischia nel breve termine di dover promuovere un emendamento a favore della sicurezza dei Parlamentari perché la gente non ne può veramente più di voi.

P.S.: A tal proposito ho creato in Facebook un gruppo Teo News Blog, raggiungibile cliccando qui e raggiungibile cliccando il link a destra e in alto nella sezione "Contattami". Uniti siamo più forti e non facciamoci fermare mai. Iscrivetevi!! Grazie.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

L'ennesima legge inapplicabile ed inutile. Per esempio: se qualche facinoroso che ha blogspot, fa casino ed apologia, che fanno? Oscurano tutto blogspot?
Non serve a nulla, è propaganda.

Matteo L. ha detto...

Altro esempio perfettamente calzante. Il fatto che sia propaganda mi par strano perchè l'UDC è all'opposizione e non è sicuramente questa norma che fa prender consensi a quel partito. Si vuole veramente limitare la nostra libertà d'espressione.

Andrea De Luca ha detto...

il fatto è che internet non è controllato da berlusconi. Questa è la verità. Perciò vogliono chiuderlo

Giuseppe Bovino di Borbone ha detto...

W la libertà!

Matteo L. ha detto...

Mi permetto di aggiungere W la libertà di scegliere!

Anonimo ha detto...

"Chi pecora si fa`...il lupo se la mangia", questi fanno quello che vogliono e con tutti i mezzi che gli pare, fin quando li lasciamo fare e la maggioranza degli italiani li vota, a destra ma anche a sinistra o al centro (queste sono solo etichette). Comunque stavolta credo che toppano alla grande, perche` adesso brontoliamo e in pochi, quando sara`, se sara`(speriamo di no) la gente protestera` veramente e non solo per internet, si sommeranno tutti gli altri malcontenti popolari, infatti lo sanno e gia` si stanno preparando con la scusa della sicurezza con restrizioni varie alle liberta` di espressione o di manifestazione pubblica.

3my78 ha detto...

Non pr niente l'opposizione dell'UDC è più inesistente di quella del PD. Un motivo ci sarà se è così vicina a Berlusconi... Basta vedere chi ne fa parte e si capisce al volo.

Anonimo ha detto...

Invito te e i tuoi lettori a leggere la prima puntata del racconto: "Io vivo in un Call Center" su Il Blog | Attualità | Psicologia

Ciao!

Dario (Italianoallestero.com) ha detto...

Pensavo fosse solo un partito di cattolici divorziati!
Cazzo, mi hai aperto gli occhi.

Un saluto, bellissimo post, grazie.
I nostri articoli ci ricordano che esistono persone con cui poter dialogare in questo paese.
Sono poche e spesso frustrate, davanti ad un blog, ma esistono.
Grazie ancora.

Blogger

Matteo L. ha detto...

@ Blogger: la frustrazione nello scrivere queste cose comunque è segno di vitalità. Molti davanti alla frustrazione preferiscono tralasciare tutto ed è ciò che non bisogna fare. Io credo solo che non si può restare inermi ed inebetiti di fronte ad una possibile chiusura di internet, ormai unico spazio di libertà vera per l'informazione e per la possibilità di avere informazione.

Danx ha detto...

Anche la Carlucci è contro internet.
Hai letto nel mio blog?
Notizia di qualche giorno fa!
Aiutooo