sabato 28 febbraio 2009

Io sto con Gioacchino Genchi!



Io non so cosa riserverà il futuro per questo blog e per i blog italiani in generale. Non so nemmeno cosa riserverà il futuro al Dott. Genchi dopo aver visto attentamente questo video. So solo che non si può restare zitti ed inermi di fronte a questo stato di cose. Una persona che per più di vent'anni lavora al servizio della Magistratura per il bene del Paese e che raccoglie numerosi risultati positivi, non può essere da un giorno all'altro un truffatore o un ingannatore. Io credo al Dott. Genchi solo per il fatto che ha lavorato con il PM De Magistris negli ultimi anni e credo nella sua persona ancor più perché i poteri forti lo stanno eliminando, togliendoli ogni dignità di persona. A cosa stava lavorando la Procura di Catanzaro e in particolare De Magistris con il suo consulente tecnico Genchi? Cosa stavano scoprendo con le loro indagini? Nel video, ad un certo punto, Genchi esplode e fa capire che stavano ricostruendo degli scenari che si collegavano addirittura alle stragi di Falcone e Borsellino. Sono rimasto bloccato! I rapporti tra Stato e Mafia in parte li conosciamo e l'ascesa al potere di determinate figure dal passato ben conosciuto ce lo dimostrano tutt'oggi, ma mai mi sarei sognato che sotto sotto gli intrighi fossero così forti ai giorni nostri. Quando sarà data una risposta alle domande che ho posto sopra? Non lo so ed è per questo motivo che mi auguro vivamente che al Dott. Genchi non succeda nulla nel frattempo. Bisogna star vicino a quest'uomo perché egli sa delle cose che a tutti i cittadini normali non son date di sapere. Abbiamo bisogno della verità... Tutti! E' per questo motivo che invito tutti a guardare attentamente questo video e postarlo nei rispettivi blog. Uniti siamo la forza, ve lo dico sempre. Più saremo e più faremo sentire la nostra vicinanza ad una persona che non può restare sola in questo momento delicato della storia di questo Paese. 

P.S.: Sto pensando di fare un banner di sostegno al Dott. Genchi. Se qualcuno ha qualche idea o suggerimento si faccia avanti e sarà il benvenuto! Grazie. 

P.P.S.: Per contattarmi iscrivetevi pure al mio NetworkedBlogs. E' molto importante che tutti stiamo dalla parte della verità!

sabato 21 febbraio 2009

Veltroni va via e non cambierà proprio nulla!



Veltroni se ne va e non cambierà niente. Fra un po' di tempo mi giudicherete per questa frase e vedremo se avrò sbagliato o se avrò previsto giusto. Veltroni ha dimostrato tutta la sua inconsistenza nell'affrontare quello che, sulla carta, era da subito un compito difficilissimo: guidare il Partito Riformista più grande d'Italia. Il fatto che questo partito non si sia dimostrato nemmeno per un po' Riformista è un ulteriore punto a sfavore di questa presunta leadership. Caro Veltroni la tua fine era segnata da tempo. Quante volte la gente che ti incontrava per strada ti diceva: "ma voi del PD non parlate mai?". E tu rispondevi loro che la politica doveva essere nuova e rinnovata, basta con gli scontri ideologici, basta con le logiche vecchie della partitocrazia italiana. Te le ricordi queste parole Walter? Sembrano di secoli fa, vero, e invece non sono nemmeno di un anno fa, perché nemmeno più di un anno sei durato. La tua fine, caro Walter, era segnata da tempo, perché quando Di Pietro andava in Piazza e trovava molte più bandiere del PD rispetto a quelle dell'IDV tu dicevi che la Piazza non era il modo giusto di fare opposizione. E nel frattempo Di Pietro saliva, saliva, saliva (sale, sale, sale) e tu giù, giù, giù nell'appeal popolare. Era questo il modo di capire la gente? Era questo (ed è questo) il modo di fare opposizione? Era questo il modo di affrontare il "Lodo salva Rete4", il "Lodo Alfano", la "Tassa su Sky e non su Mediaset Premium", la defraudazione dei poteri del Parlamento,  la crisi economica e tanto altro ancora? Lascia perdere il fatto, Walter, che Berlusconi continua ad usare i soldi statali per fare propaganda elettorale. Se tu fossi stato qualche volta un leader con le palle lo avresti battuto più volte. Valium Prodi lo ha battuto due volte e tu bello pimpante e giovanile non sei stato capace di vincere mai? Potevi scegliere il rinnovamento della classe dirigente e non l'hai fatto e non lo farà chi verrà dopo di te, potevi scegliere di "parlare" e denunciare gli abusi di potere di questo governo e non l'hai fatto e non lo farà chi verrà dopo di te, potevi costruire un partito riformista e federale e non l'hai fatto e non lo farà chi verrà dopo di te... E sai perché nessuno lo farà dopo di te? Perché tu e il tuo Partito non siete credibili e non rappresentate nemmeno lontanamente un rinnovamento della politica italiana. In tre giorni 125.000 italiani hanno votato sul sito di Repubblica e tra 19 (dico DICIANNOVE) candidati votabili per la tua successione, caro Walter, la maggioranza ha scelto il ventesimo, ossia "IL VOLTO NUOVO". C'è un volto nuovo lì nel PD? Lo avete questo jolly nella manica? Ecco perché ti dico che potevi scegliere di fare qualcosa ma non hai mai scelto e nessuno sceglierà dopo di te. In verità, una cosa hai deciso di farla e ti è riuscita di una meraviglia, caro Walter, che non hai idea: ti sei aggiunto alla numerosa schiera degli zerbini del Presidente del Consiglio e, cosa ancor peggiore, hai denunciato più volte chi non ha mai accettato di diventarlo come te... E intanto scendevi, scendevi, scendevi. Ti sei accorto ora, caro Veltroni, che il tuo castello non è caduto... non è mai stato costruito? Ti sei accorto ora che la gente scesa in Piazza per firmare e protestare non era un'anomalia da combattere ma era solamente la democrazia che coglieva il suo punto massimo di significato? Ti sei accorto in questo periodo che non sei mai stato un leader? Riflettici, caro Walter, e invece di dare ora una mano a quel Partito mai nato e che non nascerà nemmeno in questi giorni, finisci il tuo mandato e ritirati dalla politica. A quel punto, forse, un vero (seppur piccolo) cambiamento ci sarà davvero nel Partito dello skipper D'Alema, di Mr. 5 legislature Fassino, di baciatrice Finocchiaro e compagnia bella che tu hai mantenuto sempre in vita. 

P.S.: Vi invito ad iscrivervi al gruppo Teo News Blog in Facebook, ma ancor di più vi invito ad iscrivervi subito a NetworkedBlogs. Uniti siamo più forti e possiamo far sentire la nostra voce in più parti. Accetto ben volentieri inviti anche per le pagine dei vostri blog! Forza! 

sabato 14 febbraio 2009

Internet libero in Stato libero!

Molto spesso parlando di politica ci concentriamo sui grossi partiti e su quello che ormai ne è restato di questi ultimi. L'Italia però non è mai banale nella sua classe dirigente, anche nei partiti meno votati, ed è in grado di vomitare sempre nuove figure allarmanti. Mi riferisco all'UDC e a questo Sen. D'Alia che spunta fuori dal mucchio così all'improvviso. Ormai tutti sanno che l'UDC non è il Partito di Casini, che peraltro ha in casa Caltagirone per cui non uno stinco di santo, ma è il Partito di Cuffaro Salvatore, ex Presidente della Regione Sicilia e condannato in primo grado a 5 anni di reclusione per favoreggiamento semplice a Cosa Nostra più interdizione perpetua dai pubblici uffici nel processo delle "talpe" alla Dda di Palermo, è pure il Partito di Cesa Lorenzo: latitante per 2 giorni nel 1993 e poi consegnatosi spontaneamente ai magistrati per scontare un periodo d'incarcerazione e condannato in primo grado nel 2001 a 3 anni e 3 mesi per corruzione aggravata, sentenza poi annullata in secondo grado non perché il fatto non sussisteva ma perché il Tribunale dei Ministri non poteva sostenere il ruolo accusatorio e doveva passare la palla al Gip di Roma che dichiarava gli atti "inutilizzabili" e disponeva il "non luogo a procedere". Nel frattempo, a forza di passare la palla da un posto all'altro, il reato decadeva in Prescrizione grazie ai cambiamenti della legislazione attuati dal secondo Governo Berlusconi. Non contento, Cesa nel 2006 si ritrova nuovamente indagato dalla Procura di Catanzaro per truffa e associazione per delinquere nell'inchiesta "Poseidone" di De Magistris, poi insabbiata insieme alle altre come sappiamo dalla cronaca recente. Ci fermiamo qui? Manco per sogno! E' il Partito di Naro Giuseppe, condannato con sentenza penale passata in giudicato a 6 mesi di reclusione per abuso d'ufficio nel processo per l'acquisto con denaro pubblico di 462 ingrandimenti fotografici alla cifra (modica) di 800 milioni di lire. E' il Partito di Vito Bonsignore che per meriti ora è al Parlamento Europeo e che nel 1992 ha ricevuto in Piazza Montecitorio una mazzetta di un centinaio di milioni di lire, dentro ad una scatola di cioccolatini, da parte di Zamorani, ex amministratore delegato della Metropolis (Ferrovie dello Stato). Bonsignore, peraltro, era già stato condannato in via definitiva a 2 anni per tentata corruzione in un altro processo che riguardava l'appalto dell'ospedale di Asti. Per non farsi mancare niente, ora l'eurodeputato è indagato a Milano per l'Affare Antonveneta a causa dei suoi rapporti amichevoli con il banchiere Gianpiero Fiorani. Ecco, questo è il Partito dell'UDC! Da questo OGM è fuoriuscito D'Alia che evidentemente si sentiva poco considerato dai suoi vicini di banco al Parlamento. Il Sen. suddetto ha proposto un emendamento, già passato al Senato, ad un disegno di legge del Min. Brunetta che prevede la possibilità, da parte del Ministro dell'Interno (Maroni), di oscurare internet in Italia. Oscurare internet significa blogs, significa Youtube, significa Facebook e significa tutti quei siti che commettono istigazione a delinquere o APOLOGIA di reato o che nei commenti abbiano parole riconducibili a tale reato. Nel video che pubblico, D'Alia è spudorato e non si vergogna assolutamente di nulla di quello che dice quando incalzato dal giornalista de "l'Espresso" Gilioli. Vi invito a guardarlo ed ascoltarlo attentamente, ma nel frattempo vi faccio qualche esempio. Chiunque di voi sia lettore di questo blog e abbia a sua volta un blog che fa delle denunce sa che ci si può imbattere in Rete con persone che non la pensano nello stesso modo o che fanno apposta ad andarti contro. Se passa l'emendamento pure alla Camera accade che, se queste persone si limitano a dissentire tranquillamente è tutto ok, se invece usano parole volgari (apologia di reato magari nei confronti del web master) per dissentire dall'articolo, il blog coinvolto è punibile con la chiusura. Finché tutto ciò riguarda i blog "piccoli", che hanno un web master che può controllare tutti i commenti e cancellare eventualmente i non consoni, ce la si può pure fare a resistere e lo si fa già, ma chi ha un blog grande e non riesce a leggere tutti i commenti come fa? Le opzioni sono due: o si filtrano i commenti e allora passeranno solo quelli comodi al proprietario, chiunque esso sia, oppure nella maggior parte dei casi non si filtreranno e si assisterà all'assedio di tutti quei falchi, quei faccendieri, quei servizi deviati che si divertono ad entrare anonimamente nei blog per scrivere di tutto e di più al fine di far chiudere apposta quello spazio di libertà. Personalmente a me è capitato molte volte di entrare da Grillo, da Travaglio, da Piero Ricca, da Di Pietro, da Mastella (a suo tempo era divertentissimo) e trovare commenti poco consoni, che offendono e che istigano a delinquere ma è la libertà della Rete. E pure per Facebook e Youtube vale la stessa cosa: tutti i gruppi e i video che inneggiano alla Mafia sono da condannare, ma vogliamo oscurare un intero portale solo per degli imbecilli? E se questi imbecilli fossero mandati ad arte dentro a specifici blog o portali? Si manda la polizia ad arte in certe piazze dove ci sono ragazzi delle superiori che manifestano, vuoi che non si riesca a mandare qualche furbo dentro ai blog e ai portali? Non si potrà mai bloccare l'ignoranza e la stupidità di alcuni soggetti, ma li si può sicuramente ignorare ed emarginare usando la testa e ragionando. Invece qui ci vogliono togliere pure la possibilità di ragionare. Voglio ricordare, inoltre, al Sen. D'Alia che esiste già il reato di offesa ed il reato penale di istigazione a delinquere punibili entrambi dalla Magistratura. A cosa serve, dunque, questo emendamento? Perché lo promuove lei questo emendamento, Signor Senatore, che non sappiamo chi sia e non lo fa promuovere, ad esempio, a Casini? Vuole forse farci pensare che, a causa della sua poca fama, ha tentato di far passare sotto silenzio il provvedimento come ha fatto Ricardo Levi a suo tempo? Come mai lo promuove lei che fa parte di questo UDC ricco di persone con la fedina penale sporca? Lo fa perché così si evitano di creare gruppi in Facebook a favore di Cuffaro o Cesa (che buonanima che sarebbe) o la fa perché forse ha capito che al di fuori delle televisioni sappiamo veramente chi sono i suoi vicini di scranno e ha paura che li denunciamo liberamente nei nostri spazi in internet? Che ne dice di fare un passo indietro come l'ha fatto il mandante Levi quando è stato beccato spudoratamente dalla Rete con le mani nella marmellata? E' ancora in tempo, mi creda, sennò rischia nel breve termine di dover promuovere un emendamento a favore della sicurezza dei Parlamentari perché la gente non ne può veramente più di voi.

P.S.: A tal proposito ho creato in Facebook un gruppo Teo News Blog, raggiungibile cliccando qui e raggiungibile cliccando il link a destra e in alto nella sezione "Contattami". Uniti siamo più forti e non facciamoci fermare mai. Iscrivetevi!! Grazie.

domenica 8 febbraio 2009

Ma quale sono le priorità per l'Italia?

Ieri sera ho guardato il TG1. Dio ve ne scampi per carità! Credo sia stata una delle pagine più brutte del giornalismo italiano e, anche se ormai non mi spavento di nulla, sono stato veramente colpito negativamente da come l'informazione pubblica sta trattando questo grave periodo in cui versa l'Italia. Venti minuti, dico venti, al caso Eluana e trenta secondi, dico trenta, alla crisi economica. La strumentalizzazione che si sta facendo del caso Englaro ha qualcosa dell'incredibile e mi rammarica molto questa cosa. Io pensavo che l'Italia fosse un Paese in cui vivono 57 Milioni di allenatori quando gioca la Nazionale ma sto notando in questi giorni che è il Paese in cui esistono 57 milioni di psicologi, di neurologi, di padri e madri con i figli come Eluana. Ognuno trasforma la vita di questa povera ragazza in un argomento di discussione. Per una volta è possibile raccontare la verità e fermarsi esclusivamente a quella? E' possibile per una volta parlare di fatti in questo Paese di pochi fatti e tante opinioni? Perché non si dicono solamente le tre cose che bastano e avanzano per trattare questo caso? Mi limito ad elencarle senza pender parte al dibattito di questi giorni perché ritengo che la vita di ognuno sia privata e non merce di scambio: 1) In uno Stato di Diritto, patria per giunta del Diritto Romano che ci è invidiato da tutti, una sentenza definitiva ha l'obbligo di essere applicata e nessuno è al di sopra delle legge. 2) Anni fa a questa povera ragazza è stata diagnosticata la morte cerebrale che per definizione neuropatologica, individuabile in qualsiasi testo sull'argomento, è l'assenza di vita elettrica di tutto o gran parte del cervello. La diagnosi di morte, in questi casi, può essere anticipata ad una fase in cui il processo di morte, pur coinvolgendo irreversibilmente il paziente in quanto organismo, non ne ha ancora coinvolto pienamente e irreversibilmente i singoli organi. 3) A prescindere dalla legge e dalla scienza, ogni singolo soggetto è padrone della propria vita e nessuno può intervenire nelle decisioni passate, presenti e future che riguardano quella singola persona. Io penso basti questo per trattare questo caso perché sinceramente non trovo che ci sia null'altro da dire. Chi sono io per dire se Eluana deve vivere o morire? Chi sono i giornalisti, i politici, i vescovi, i papi, i governanti per dire e dare opinioni sulla vita di un'altra persona? C'è un bisogno atavico di FATTI in questo Paese e io mi sono limitato a dirli, nulla di più. Da qui in poi faccio un passo indietro e dovrebbero farlo in molti. Dicevo prima dei trenta secondi concessi gentilmente alla crisi economica che sta attraversando il Paese. Tutto il mondo occidentale sta tentando di agire per fronteggiare la crisi nel migliore dei modi e l'Italia cosa fa? Dà gli incentivi per le auto, per i mobili e per gli elettrodomestici? Magari questo sarebbe anche utile, ma non oggi! Non quando si ha una situazione che porterà milioni di persone nel giro di sei mesi a perdere il lavoro, non ora che la parte più produttiva del Paese sta chiudendo baracca e burattini perché non c'è più una lira di cash, non ora che le piccole e medie imprese attraversano un periodo di buio perché non hanno lavoro. Ho la fortuna di conoscere qualche imprenditore e vi giuro che molti di loro non hanno quasi più una vita sociale da quanto girano per l'Italia per trovare lavoro. Questo per me non è normale del tutto. Sono d'accordo sul far chiudere chi non ha avuto una condotta gestionale corretta della propria impresa, ma chi l'ha avuta, e ancor'oggi si sta facendo il c..o per cercare di rimediare qualche spiraglio di speranza, deve essere sostenuto e rafforzato con norme ad hoc. E non c'è all'orizzonte un piano decente per salvaguardare le imprese che meritano e nemmeno per salvare i posti di lavoro che esse portano con sé! Di questi casi nel Nord Est, ma credo in tutta Italia, ce ne sono a bizzeffe, altro che frigoriferi o mobili. Noi dove siamo? Siamo purtroppo a parlare di Costituzione filo-sovietica mentre accadono le cose che ho appena detto sopra, siamo a fare la campagna elettorale in Sardegna a spese nostre mentre a Monaco i più grandi Paesi d'Europa si riuniscono per sentire il vice presidente degli USA che parla di politica estera e della crisi economica globale, siamo a parlare delle mignotte a New York invece di far rendere conto a chi governa del proprio NON-operato e siamo a parlare di Eluana, quando Eluana meriterebbe solo il rispetto e la dignità proprie del silenzio.

P
.S.: Ringrazio Danx di Italia senza valori per avermi assegnato il premio Dardos. Grazie per la fiducia!