L'Ateneo di Padova, come peraltro tutti gli Atenei d'Italia, ha deciso di mobilitarsi per rendere noto il perché della protesta contro la legge 133 inserita in Finanziaria che reca disposizioni in materia di sviluppo economico, semplificazione, competitività, stabilizzazione della finanza pubblica e perequazione tributaria. Ovviamente alle Università interessa rendere noto la parte che le tocca in modo particolare per cui, essendo studente, tralascerò le parti che parlano d'altro. L'argomento è complesso (anche se è riassumibile in pochi punti cardine) ed è per questo che ho deciso di trattarlo in due articoli diversi che si susseguiranno nel tempo. In questo primo articolo penso sia giusto parlarvi delle legge in quanto tale, per dar modo a tutti voi di capire la situazione in maniera spero più chiara di quanto invece trapassa dalle TV. In un secondo articolo, invece, darò spazio alle proposte di miglioramento e/o cambiamento di questa legge, in modo tale da rendere noto a tutti che chi si sta mobilitando lo sta facendo per far sentire la propria voce e non perché è un fannullone che non ha voglia di fare nulla. Ci tengo a precisare già da ora due cose: la prima è che il movimento su scala nazionale non è assolutamente un movimento di parte politica. E' troppo semplice ricondurlo ad un antiberlusconismo che non esiste nella sua totalità e che è testimoniato da molti video presenti in Rete. Pare scomodo dire che i ragazzi di oggi si informano nei canali di informazione libera (vedi la Rete) ragionando con la propria testa, ma è così nella maggioranza dei casi. E' molto più semplice da parte della classe politica al potere ridurre il movimento ad una burletta di parte, ma sono convinto che tutti voi non ci siete cascati in questo tranello. La seconda cosa che vi voglio enunciare è che tutto ciò che vi dirò in questi post non sarà assolutamente una mia visione della situazione ma sarà la realtà dei fatti, testimoniata per altro da illustri docenti (farò nomi e cognomi) che ho avuto l'onore di sentire in alcune conferenze di questi giorni. Il curriculum vitae parla per loro e la loro trasparenza è legittimata dagli incarichi svolti in passato ed in corso di svolgimento nel presente. Fatte queste necessarie premesse, valutiamo i punti cardine di questa legge che non è una riforma, come peraltro riconosciuto seppur a fatica dagli artefici di questo "capolavoro". Innanzitutto sono da valutare i tagli alle Università. Sono convinto che molti di voi non ci stiano capendo nulla e credo, inoltre, che molti voci favorevoli a questa legge non sappiano bene come stia veramente la situazione in termini di tagli di risorse agli Atenei. In primo luogo bisogna fare riferimento al cosiddetto FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario). Esso non è altro che un finanziamento statale che annualmente tutti gli Atenei ricevono e, per questi ultimi, è una vera panacea dato che rappresenta più della metà delle loro capacità di sostentamento. Il Prof. Favotto (vedi qui), Ordinario di Economia Aziendale alla Facoltà di Economia di Padova (da anni la prima in Italia) e Presidente della Commissione Permanente "Programmazione" del CUN (vedi qui e qui) ci fornisce alcuni dati importanti. L'ammontare dell'FFO nel 2008 è di 6872 Milioni di euro e nel giro di tre anni arriverà a 6030 Milioni di euro con un taglio di 842 Milioni di euro. Stiamo parlando di un fondo che è vitale per le Università italiane. Se possibile, la situazione è peggiore per vari motivi. Innanzitutto, la campagna di propaganda becera che sta facendo l'attuale maggioranza. Essa, infatti, sostiene che l'FFO aumenterà nel 2009 (e che calerà solo dopo per eliminare gli sprechi) per cui non si capiscono le lamentele degli Atenei. Questo è il classico caso in cui sarebbe meglio star zitti piuttosto che sparare cavolate. E' vero, infatti, che nel 2009 l'FFO crescerà (6934 Milioni di euro) ma questo aumento, in primo luogo, è stato previsto dall'ultima Legge Finanziaria del Governo Prodi sulla quale la legge 133 non può agire, per cui non vedo quali meriti possono attribuirsi gli esponenti attuali del governo. La legge 133, infatti, entrerà in vigore (se approvata così com'è) solamente nel 2010. In secondo luogo, proprio per il motivo di cui sopra, il definanziamento risulterà ancora più aggravato degli 842 M di euro già scritti da me prima (da 6934 a 6030 sono 904 Milioni di euro i tagli in tre anni) per cui non vedo perché il governo debba tirarsi sui piedi una zappa del genere. Peraltro, andando in dettaglio, non è nemmeno accettabile che ci si senta rispondere che il taglio dell'FFO è eseguito per eliminare gli sprechi. Infatti, queste risorse tolte alle Università cioè al Sapere, non andranno impegnate nella riduzione delle tasse o, che ne so, nella realizzazione delle Infrastrutture, bensì verranno adoperate in un quantitativo approssimabile ai 440 Milioni di euro per Alitalia (e sapete tutti come sta andando la vicenda) e in un quantitativo prossimo ai 5 Milioni di euro per ripianare il buco statale creato dalla scomparsa dell'ICI (peraltro è una doppia truffa perché sapete che con il federalismo fiscale l'ICI cambia nome in "Tassa di Scopo" per cui la tassa rimane intatta). E' fuor di dubbio, dunque, che il Sistema Atenei è considerato la valvola di sfogo da parte dei governi che si succedono. Ho bisogno di soldi? Li prendo dalle Università, tanto non rompono mai le palle loro... Questo è il primo punto cardine (oppure il primo taglio cardine, vedete voi) della legge 133. Il secondo punto di scontro si riferisce sempre a tagli ed è il blocco del turn over al 20%. Cos'è il turn over? La parola sta per "ricambio" e rappresenta l'assunzione di un giovane Ricercatore al posto di un Professore che va in pensione. Questo serve per mantenere intatta la struttura di Didattica e di Ricerca di ogni singola Facoltà. Se si limita al 20% significa che per 5 Professori che vanno in pensione solo 1 nuovo Ricercatore viene assunto. Tutto questo, ovviamente, con buona pace della meritocrazia dato che quell'uno, molto probabilmente, dovrà avere "buone conoscenze" per entrare nel Sistema e con buona pace della Didattica/Ricerca. Gli altri 4 corsi, infatti, chi li sostiene? Quale studente riuscirà a laurearsi in tempo dato che prima aveva 5 Professori che potevano fargli fare la tesi e adesso ne resta solo uno? Chi le paga le tasse universitarie mentre fa la fila aspettando il suo turno per entrare in tesi? E' ovvio che questa misura non aiuta, o meglio aiuta solo in parte gli Atenei che vanno male perché permette loro di rientrare nel bilancio tagliando il personale. Dico "solo in parte" perché i soldi derivanti dal taglio del personale non potranno essere utilizzati ed investiti dagli Atenei (per miglioramenti, per nuovi edifici, per le borse studio...) ma dovranno essere dati allo Stato. In pratica lo Stato è padrone e deve fare cassa e la fa non tagliando gli sprechi della politica ma prendendosi tutti i soldi derivanti dai tagli alla scuola. E per fortuna che non si dovevano mettere le mani in tasca a nessun cittadino!!! Terzo punto cardine della legge 133 è la progressiva trasformazione delle Università in Fondazioni di Diritto Privato che avranno la titolarità del patrimonio. La legge cita che "le fondazioni universitarie sono enti non commerciali e perseguono i propri scopi secondo le modalità consentite dalla loro natura giuridica e operano nel rispetto dei principi di economicità della gestione". La frase mi pare chiara ed esaustiva. Poi ovviamente il governo si affretta a dire che non è consentita in ogni caso la distribuzione di utili tra i soci, ma ci mancherebbe altro oserei dire. La legge è questa, per cui non ci vuole un giurista per capire che la trasformazione totale delle Università in Fondazioni è catastrofica per quello che l'Università rappresenta. E' il luogo del Sapere e delle Idee e non può diventare un mero distretto separato delle ditte, dove al suo interno si farà solo la Ricerca che comoda ai soci che la possiedono. Un Ingegnere Ricercatore si troverà a saper fare solo una determinata cosa e, se per sua disgrazia, un giorno dovesse essere licenziato non sarà in grado di fare nient'altro. Anche in questo caso ci sono proposte e ve le elencherò la prossima volta. La protesta dell'Ateneo di Padova, dunque, riguarda maggiormente questi punti (poi ci sarebbe da parlare delle Borse Studio ma preferisco inserirle nel prossimo post che credo vi interesserà molto) ed è una protesta legittima in quanto è tra gli Atenei più virtuosi in Italia e fa parte dell'AQUIS, ossia l'associazione degli Atenei più produttivi in Italia. Questa legge, dunque, prevede tagli per un 0.83% della spesa corrente (e sono tagli orizzontali ovvero indiscriminati) più il turn over e se si aggiunge tutto ciò al fatto che in Italia si spende per l'Istruzione e la Ricerca meno dell'1% del PIL (quando il Trattato di Lisbona ratificato dall'Italia ad inizio Legislatura prevede che ogni Stato fornisca alla Ricerca circa il 3,3% del PIL) si capisce come gli Studenti, i Ricercatori ed i Professori forse tutti i torti non li hanno quando protestano. Da 15 anni l'Università Italiana è ipofinanziata e questo Decreto Tremonti/Gelmini è la goccia che fa traboccare il vaso. Loro non molleranno mai, noi neppure!
domenica 2 novembre 2008
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31 commenti:
L'ho letto tutto, posso dirti che di alcune cose ero al corrente, di altre no, le ho apprese nel tuo articolo. Bene!
A loro fa più comodo ridurre la protesta a un caciorroso gruppetto di smidolladi anti- berluscones che rimpiangono il '68. Cosa erratissima, la protesta è fondata, non prettamente politica (anche se alcuni gruppi lo sono) e , parer mio, giusta.
Per il resto condivido tutto. Ciao, buona domenica.
La protesta è politica perchè chi scende in Piazza per manifestare fa politica ma non è di una parte presente in Parlamento (ovviamente dando per scontato che chi è in Parlamento è politico e non antipolitico). Al di là delle formalità, questi sono alcuni dati iniziali su cui vorrei avere una vostra opinione...
Ci sarà in giorno in cui tutte le proteste avranno fine?
@ peppe: ....il giorno in cui avremo persone che governeranno a nostro nome con competenza. Fa un pò tu quando questo periodo arriverà!
Ciao Teo, e lo stampo e lo giro a chi non ha il pc...
la "riforma" mi peroccupa sotto molti punti di vista... mio figlio il prossimo anno inizierà l'università e la più piccolina sarà in prima elementare: più colpita non potrei essere!
Penso anche io che non sia una protesta di alcuni partiti, ma che sia una grande onda in espansione della gente stufa di una situazione che va degenerando sempre di più!
Speriamo di riuscire ad ottenere qualcosa...
Sempre chiaro e preciso, tu come Dario Fo.
Grazie.
Blogger
Ottimo articolo Teo... sono convinto che con questo mezzo di comunicazione che per molti aspetti è anche l'unico di serio si riuscirà quanto meno a far sì che la gente si faccia un'idea chiara sulla situazione e non l'idea che vogliono che passi dai piani alti! Se mi è permesso aggiungerei una sola cosa sulle fondazione. Se vi fosse questa trasformazione, oltre a fare ricerca orientata x gli scopi del "padrone" si potrebbe incorrere anche in episodi di occultamento di dati scientifici in quanto scomodi a qualcuno...! questo è un male in senso assoluto!
Grazie per avermi fatto capire qualcosa in più. Di questa 133 se ne sente parlare tanto ma non c'è molto chiarezza. In TV parlano ma non ci si capisce niente.
Buon Weekend, Virgilio
@ ilaria: grazie della fiducia. Ti ringrazio ancor di più se citi la mia fonte quando stamperai il testo in modo tale che si sappia quelli che sono i "nullafacenti". Grazie
@ giorgio: puntualizzazione corretta e molto efficace. Bravo!
@ virgilio: la Tv è fatta apposta per non farti capire. Sono contento se ti sono stato d'aiuto. In internet ci sono anche altre informazioni utili comunque.
@ ilaria: grazie della fiducia. Ti ringrazio ancor di più se citi la mia fonte quando stamperai il testo in modo tale che si sappia quelli che sono i "nullafacenti". Grazie
@ giorgio: puntualizzazione corretta e molto efficace. Bravo!
@ virgilio: la Tv è fatta apposta per non farti capire. Sono contento se ti sono stato d'aiuto. In internet ci sono anche altre informazioni utili comunque.
Ho letto l'articolo e direi che il governo si dimostra coerente con la sua filosofia di fondo: populismo ma all'atto pratico nulla di nuovo sotto sole se non il favore sfacciato solo ad alcune classi di cittadini; il punto è che le fasce sociali che dialogano con il governo e che occupano i posti chiave non saranno toccati, perchè l'struzione si pouò sempre comprare...e gli altri?
Gli altri? Quali altri?
E' chiaro che la protesta è politica; l'importante è che non sia partitica altrimenti si da ragione allo psiconano. La protesta è nata e spero venga portata avanti dagli studenti, dalle famiglie degli alunni, dagli insegnanti. E' gravissimo in un paese che si definisce democratico, il disinteressamento del Governo che continua ad andare avanti per la sua strada senza, quantomeno ascoltare le parti sociali...
Questa riforma è preoccupante, e le ragioni delle proteste ci sono tutte. Inoltre mi hai chiarito anche alcuni punti. OTTIMO POST!
Lancio una provocazione che spero non generi inutili polemiche ma faccia riflettere.
Vorrei alcune conferme:
Di Pietro è ancora docente alla Liuc di Castellanza?
Passi per molti politici che mandano i figli alle scuole private, ma è vero come ho letto su una mail pubblicata su Dagospia che Santoro manda i figli al prestigioso liceo Chateaubriand?
Se così fosse, direi che non c'è molta coerenza....
Spero davvero che la protesta cmq non si fermi qui.
Complimente Matteo, bel post esauriente!
Ciao
E aggiungiamoci anche il giallo secondo cui gia sabato sembrava che Berlusconi mettesse un semaforo rosso almeno per quanto riguarda la parte dell'universita'.
Ora leggo che Buonaiuti ha gia smentito, qui.
Pero' la Gelmini sembra aprire al dialogo (su che e' legge??, bho). qui
ciao.
Teo guarda questa petizione, ma guardati anche il filmato VERGOGNOSO!
Non ha a che fare con il tuo post... so che sei veneto anche tu, ma anche se fosse stata una qualsiasi città italiana sarebbe un "servizio" vergognoso!
Ecco il link...
http://www.firmiamo.it/denunciamoemiliofedeperdiffamazione
@ gugly: su Di Pietro non sono informato, credo basti guardare nel sito di Ateneo e vedere l'elenco dei Professori. Su Santoro non vedo quale responsabilità e coerenza ci debba essere, dato che non ricopre incarichi istituzionali. Peraltro lui ha detto in diretta che la figlia studia in Francia, controbattendo a Cota della Lega che vuol fare le classi separate per gli stranieri. Comunque questo è un altro discorso ed ognuno è libero di fare quello che vuole purchè faccia il suo lavoro al meglio. Essendo giornalista deve dare una informazione sui fatti veritiera. Ha dato spazio ad una protesta che è largamente diffusa per cui ha informato la gente. Non guardiamo il dito quando invece c'è una luna bella grossa che sta dietro che merita di essere scandagliata per benino.
è vero, scandagliamo la luna. Ma a mio avviso è una piccola stonatura.
Comunque il mondo è interessante perchè pieno di opinioni diverse :)
Teo, non sono ancora riuscita a stampare nioente: finita la cartuccia, ma non c'è problema, non sono il tipo di persona che si appropria di testi senza citare le fonti!Tranquillo!
Però ho mandato il tuo link a un po' di gente che ancora si chiede cosa sia la riforma... spero che vengano a leggersi il post!
Tranquilla ilaria era una semplice informazione, considerando che non è ben visibile la license e molti non la notano. Figurati! Grazie dei complimenti.
A me questa storia ha stancato. Sono stanca di non essere ascoltata, stanca di essere presa in giro da questi nostri vertici politici. Mi sono trovata più volte a commentare articoli in proposito, e più volte non ho nascosto il mio sdegno di fronte alla situazione attuale. Ma non mi voglio arrabbiare ulteriormente... mi sono già fatta abbastanza il sangue amaro in questi giorni. Credimi, la cosa che mi fa male non è tanto questa, quanto piuttosto il fatto che non sia servito a nulla.
@ Maria Rita: una manifestazione non può essere utile nell'immediato. Non dobbiamo mollare perchè gliela daremo vinta facilmente. La nostra forza deve essere la determinazione, sennò che giovani saremmo? Che imporessione daremmo? Oggi Napolitano arriva a Padova e domani c'è la Gelmini. Vedremo che succederà ma mai mollare su queste cose che ci toccano personalmente e che toccano il nostro futuro. Forza, riprenditi!
Finalmente ci vedo chiaro in questo macello. Il tuo post ha confermato quel che sapevo, fornendo ulteriori, inquietanti, dettagli. Così ho fatto un po' di ricerca per conto mio, e ho scoperto un quadro totale decisamente allucinante. Ci ho scritto su un post in merito, ma sono ancora sconcertato... Hai mica notizie riguardo alla ventilata ipotesi di referendum abrogativo, o è solo una sparata?
Ciao Matteo,
Innanzitutto ben tornato dopo l'esame che spero sia stato di buon risultato, poi complimenti per il bel post.
ciao e a presto!
@ jack: guarda l'ho sentito solo dai giornali e peraltro è un'iniziativa nata dai banche del PD, forse invidiosi di Di Pietro chissà. A parte questo, credo sia una boiata assurda (scusa l'eufemismo :) ) perchè 1)è una legge dentro alla finanziaria per cui non credo si possa far molto 2)i tempi per un referendum sono biblici 3)anche se si potesse fare un referendum, esso ha bisogno dsel 50% + 1 degli aventi diritto. Mi dici quale nonno va a votare per noi che fa a fatica ad arrivare a fine mese? No, questa è una manifestazione tutta nostra ed è ora che cominciamo a prenderci responsabilità che non sono di altri. Bisogna far di tutto per farla ritirare. Se non ce la faremo, si prenderanno tutte le responsabilità quelli che hanno fatto questi tagli.
Spero che a Padova la manifestazione stia continuando. Almeno in sede universitaria si fa qualcosa. Noto invece con preoccupazione che nelle scuole superiori di cui sento voci si è già fermato tutto o quasi (resiste ancora l'Istituto D'Arte, a Venezia, che è ancora occupato ad oltranza). Il resto degli adolescenti, appunto perché poco informato, ma anche perché scarsamente motivato, scende in piazza solo perché è un buon motivo per saltare scuola... E i genitori degli studenti di elementari e medie non capiscono gli effetti a lungo termine della politica dei tagli. Stanno solo pensando a che grembiulino mettere ai figli e a quanto risparmieranno in regali alle maestre...
Bisogna diffondere la protesta. E vedi che qualche nonno viene a marciare in piazza lo stesso...
P.S. Mi sono permesso di linkare questo tuo post al mio blog senza chiedere il permesso. E' che avevo bisogno di un aggancio a qualcuno che ne sapeva di più... Mi cospargo il capo di cenere se ho fatto male.
@ jack: A Padova si continua e a breve farò un post delle proposte come vi annunciavo. Nel frattempo non esultate per la nuova riforma Gelmini perchè contiene molti punti controversi. Grazie per aver linkato il mio post
La ringrazio per Blog intiresny
La ringrazio per Blog intiresny
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